L’inquinamento ambientale è una delle principali preoccupazioni globali del XXI secolo.
Le sue implicazioni negative per la salute umana sono state ampiamente documentate in termini di aspettativa di vita e morbilità. Nonostante la grande attenzione all’argomento, un aspetto rimane tuttavia spesso trascurato: l’impatto dell’inquinamento sulla salute oculare. In questo articolo esploreremo le connessioni tra inquinamento ambientale e malattie oculari, evidenziando i principali rischi e le strategie per proteggere la salute degli occhi in un mondo sempre più inquinato.
Meccanismi di danno
Gli inquinanti ambientali quali particolato (PM10 e PM2.5), ozono troposferico (O3), ossidi di azoto (NOx) e composti organici volatili (COV) possono danneggiare gli occhi attraverso diversi meccanismi patogenetici, tra cui il principale è l’aumento dello stress ossidativo. L’inquinamento atmosferico aumenta infatti la produzione di radicali liberi, molecole instabili che possono danneggiare il patrimonio genetico delle cellule e favorire l’insorgenza di patologie, quali la degenerazione maculare legata all’età e il glaucoma.
Un altro importante meccanismo di danno è quello dell’infiammazione cronica. Gli inquinanti possono infatti attivare risposte infiammatorie croniche, causando gonfiore, dolore e danni tissutali. Il terzo meccanismo di danno legato all’inquinamento è rappresentato dalla disfunzione della superficie oculare: gli inquinanti possono alterare la composizione del film lacrimale, essenziale per la protezione e la lubrificazione della superficie oculare, con conseguente secchezza oculare, abrasioni corneali e maggiore suscettibilità alle infezioni.
Malattie oculari legate all’inquinamento
L’inquinamento ambientale è stato collegato a una serie di condizioni oculari, alcune delle quali possono avere conseguenze gravi sulla vista.
La secchezza oculare, più conosciuta come “sindrome dell’occhio secco” è una delle condizioni più comuni associate all’inquinamento. L’esposizione a lungo termine agli inquinanti atmosferici può alterare la qualità e la quantità del film lacrimale causando secchezza, bruciore e sensazione di corpo estraneo. Non è un caso che l’incidenza di questa patologia sia in costante aumento negli anni ed interessa oggi, con gradi diversi di gravità, circa il 50% della popolazione adulta.
Gli inquinanti ambientali possono causare poi congiuntivite e cheratite: un’infiammazione, cioè, della congiuntiva e della cornea portando a sintomi come arrossamento, prurito, secrezione oculare e riduzione della vista. Gli inquinanti determinano inoltre uno stato cronico di infiammazione della congiuntiva con conseguente discomfort prolungato ed allungamento della sintomatologia delle congiuntiviti stagionali.
Studi recenti hanno anche suggerito un legame diretto tra inquinamento atmosferico da PM2.5 e rischio di glaucoma, una malattia caratterizzata da danni al nervo ottico e perdita progressiva del campo visivo. Il particolato sembrerebbe infatti aumentare l’apoptosi delle cellule trabecolari con conseguente aumento della pressione oculare e danno al nervo ottico. Non solo: numerosi studi hanno dimostrato una correlazione diretta tra concentrazione di particolato e incidenza di patologie vascolari retiniche quali trombosi e degenerazione maculare legata all’età. Il meccanismo patogenetico non è chiaro, ma potrebbe essere correlato all’attivazione del sistema simpatico o all’eccessivo rilascio di ossido nitrico.
Prevenzione e protezione
Per proteggere la salute oculare dagli effetti nocivi dell’inquinamento ambientale è possibile adottare misure preventive e atteggiamenti corretti. In primis, è di fondamentale importanza utilizzare occhiali da sole o occhiali protettivi che possano ridurre l’esposizione diretta degli occhi agli inquinanti, specialmente nelle aree urbane o durante attività all’aperto in condizioni di alta concentrazione di smog.
Secondariamente, è importante mantenere gli ambienti interni liberi da inquinanti, utilizzando filtri dell’aria e riducendo l’uso di prodotti chimici volatili. Per ridurre gli effetti dannosi dell’inquinamento è inoltre utile lubrificare regolarmente gli occhi con lacrime artificiali in modo da rimuovere gli inquinanti depositati sulla superficie oculare e mantenere il film lacrimale in buona salute. È, infine, essenziale sottoporsi a controlli oculistici regolari, in modo da giungere a una diagnosi precoce e poter gestire le eventuali malattie oculari legate all’inquinamento.
Non solo prevenzione: serve una maggiore consapevolezza
L’inquinamento ambientale rappresenta una minaccia crescente per la salute degli occhi. Sebbene i danni causati dagli inquinanti possano essere subdoli e manifestarsi lentamente nel tempo, le conseguenze possono essere gravi e potenzialmente irreversibili. La prevenzione e la protezione sono fondamentali per mitigare i rischi associati all’inquinamento ma devono unirsi ad una maggiore consapevolezza pubblica del problema.