Autore: Enrica De Cian

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Docente di economia ambientale presso il Dipartimento di Economia dell'Università Ca' Foscari di Venezia, ricercatrice presso la Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) e presso RFF-CMCC European Institute on Economics and the Environment. Collabora con diversi enti di ricerca in Europa (CEPS, ZEW) e negli Stati Uniti (Joint Program at MIT, Boston University). Membro del Comitato Scientifico del Centro "THE NEW INSTITUTE: Centre for Environmental Humanities (NICHE)", dove è anche co-responsabile del cluster di ricerca sulle energy humanities. Coordina il corso di dottorato di ricerca in Scienze e Gestione dei Cambiamenti Climatici presso l'Università Ca' Foscari dal 2018 (come vice coordinatore e come coordinatore dal 2020). Già beneficiaria di un ERC Starting Grant grant e con il progetto ENERGYA – Energy Use for Adaptation (2018-2023) e ricercatrice presso la Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM). La sua ricerca si concentra sugli impatti globali dei cambiamenti climatici sull'economia e sulla società e sull'adattamento umano agli impatti, in particolare al caldo estremo. Si occupa di modelli di valutazione integrata e di approcci econometrici e statistici

Il riscaldamento globale ha provocato un aumento della temperatura media di più di un grado, causando migliaia di decessi ogni anno. Non solo: le sempre più frequenti ondate di calore accentuano le disuguaglianze fra le popolazioni, con ricadute sulla salute, sull’istruzione e le prestazioni cognitive, sul lavoro e sulle logiche urbanistiche. Occorre un approccio olistico per proteggere la salute pubblica

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